venerdì 16 dicembre 2011

MILANO ANDATA E RITORNO IN 24H

_Vieni per la proiezione?
_Ehm...
_Ti rimborsiamo il biglietto.
_Andata :)

Mercoledì sono partita, di corsa, con poche ore di sonno accumulate alla rinfusa nell'ultimo mese e mezzo, una pachidermica stanchezza accovacciata sulle spalle e la consapevolezza che al ritorno mi sarei dovuta fare parecchie nottate per rimettermi in pari con le consegne.
Destinazione Milano.
Non ci andavo da un bel po'.
Il trauma del viaggio in treno m'è rimasto.
Sono sempre nervosa prima della partenza.
Ho preso quel treno per 4 anni, avanti e indietro.
4 anni di valigie troppo pesanti, di vestiti stipati, di cose superflue che non potevo portare, di odio verso una città in cui non riuscivo a integrarmi, di aria fredda che mi faceva male alle orecchie e mi congelava le dita.
4 anni di biglietti di sola andata, ché il ritorno era sempre incerto.
Stavolta ho fatto il biglietto andata e ritorno.
Ho preso uno zaino e c'ho infilato dentro un paio di mutande, una canottiera, dei calzini e una busta piena di salsicce e salumi vari per i miei amici, opportunamente messi sottovuoto (che non mi sembrava il massimo andare in Disney puzzando come un arbre magique alla pancetta).
Sarei voluta rimanere di più, avrei voluto avere il tempo di salutare tutti.
Dall'odio feroce sono passata alla nostalgia.
No, non per la città, quella non mi è mai piaciuta, ma per le persone.

In stazione ho ripensato al giorno in  cui io e Flavia, la mia amica e coinquilina, ce ne siamo andate.
Eravamo nella mia Ka.
La macchina era talmente carica che dovevo stare attenta alle buche per non spaccare il semiasse.
Nello stereo questa canzone a tutto volume.



Volevamo essere sicure che tutto il palazzo ci sentisse.
Mi ricordo anche di aver dedicato un fragoroso VAFFANCULO ai gentili condomini che ci avevano reso la vita un inferno.
Signora del piano di sotto, sappia che la penso ancora con affetto.
Mi auguro che abbia seguito il mio consiglio (che per la cronaca era "SIGNORA, LEI DOVREBBE SCOPARE DI PIU', DAVVERO, ROMPEREBBE MENO I COGLIONI AL PROSSIMO E SAREBBE PIU' IN PACE CON IL MONDO).

Chissà come mai i vicini ci odiavano...



Ovviamente la Ka si è spenta un paio di volte.
Poraccia...
Non ha retto.
Alla fine l'uscita trionfale si è trasformata in una scena simile a questa:



Mi sono messa a ridacchiare sulla banchina come una scema.
Sembra sia passato un secolo...

2 commenti:

RRobe ha detto...

E' passato un secolo.

TSUNAMI ha detto...

-_____-
Naaaaaaa, solo 12 anni...
8 dal mio ritorno XD