sabato 24 settembre 2011

CINTIQ; CRONACA DI UN AMORE MAL CORRISPOSTO.

Qualche giorno fa' riflettevo su quanto sia cambiato il mio lavoro negli ultimi anni.
Io sono sempre stata una disegnatrice vecchio stampo, ho sempre fatto rigorosamente tutto in manuale, layout matita e china a pennello. Ebbene, se non mi fossi evoluta (mio malgrado) e se mio padre non mi avesse portato dalle Americhe la Cintiq, a quest'ora io sarei fuori gioco o comunque non potrei permettermi di lavorare su determinati progetti. Qui sotto trovate le fasi di lavorazione di una cover Disney fatta di recente per il mercato americano (in questo caso mi è stato chiesto di fare solo le matite). Ecco, credo parlino da sole. Tutto deve essere ricostruito per intero su livelli separati. Pensare di fare una roba del genere a mano sarebbe da pazzi, implicherebbe tempi di realizzazione 4 volte superiori e comunque non si otterrebbe la stessa precisione. Ora, tutto ciò è bene? Non lo so...E' di sicuro molto comodo per il committente (che può riutilizzare i singoli pezzi) ma quando poi vedi l'immagine definitiva montata, ti rendi conto che gran parte del tuo lavoro è sparito. E' tutto troppo perfetto, non una tangenza, non una sovrapposizione sbagliata. Impeccabile. E inevitabilmente freddo. Ti auguri solo che passi nelle mani di un colorista eccezionale che ridoni a tutto un soffio vitale. Si può fare una matita più morbida e "vera" smanettando con i pennelli, aggiungendo la texture e il trasferimento ma comunque questa sensazione rimane...La verità è che a me la carta, le cancellature, le temperate e la grafite sulla mano mancano molto. Accantonando per un attimo il discorso Disney mi chiedo se comunque la mia visione sia sbagliata. Dovrebbe importare più la sostanza che la forma, il messaggio dovrebbe avere la priorità (ripeto, non continuate a pensare alla cover qui sotto, sto facendo un discorso generale). Qui si fanno fumetti, se no avrei fatto l'illustratrice e bon. Però, secondo me, anche il segno veicola parte del messaggio, anzi no, cazzata. Il segno veicola una parte di te. Il TUO modo di esprimerti, il tono di voce. E con la cintiq ho come l'impressione che la mia voce esca da un laringofono e che quindi non sia esattamente la mia. E voi vi chiederete "ma nun c'hai niente di meglio da fare il sabato che farti 'ste pippe mentali?". In effetti dovrei lavorare. Ma lavorare coi dubbi e di sabato si sa, ti logora un pò il cervello. Se vi va ditemi che ne pensate se no a furia di parlar da sola tra poco alzo il dito indice della mano destra, lo guardo intensamente e lo chiamo Tony.
E già so che Tony avrà lo stesso timbro di voce della mia Cintiq.

Eeeeeeeeeeeeeeee comunque il vestito di Belle è stato un vero incubo!!! XD




Belle e Adam, matita.

Cornice floreale, matita.

Personaggi principali sullo sfondo, ricostruiti per intero su diversi livelli.

Vetrata inizio film.

Cornice 2.

Fondale.

Montaggio definitivo.

Matita Belle prese da una delle pagine interne (mica ho fatto solo la copertina). Potete ammirare il vestito tempestato di rose. Lei era ovviamente sempre a figura intera...Ho perso 10 anni di vita.

Dettaglio rose. O_O
TANTE rose...

28 commenti:

Manu ha detto...

wow che discorso interessante! soprattutto per il fatto che io non ho ancora una cintiq e sono in crisi profonda riguardo il fatto di prenderla o meno (ma a questa crisi risponde con prontezza il mio portafogli, schiarendomi, in un attimo, le idee).

Credo che la risposta stia, cmq, nelle prime righe del post, un risultato così, senza cintiq, sarebbe impensabile, o cmq, ci vorrebbe il quadruplo del tempo. Trovo che abbia più senso evolvere il nostro lavoro attraverso nuovi e "snaturanti" strumenti, piuttosto che rimanere sempre legati ai "vecchi modi" ma ottenere sempre gli stessi risultati.

ciao, è la prima volta che commento il tuo blog, ma guardo sempre con ammirazione i tuoi splendidi lavori!

Manu

Unknown ha detto...

io direi che hai proprio ragione ad avere sti dubbi, io ho sempre amato molto le matite e gli schizzi vecchio stile, e con il digitale effettivamente il tutto si perde un pò, e come se non si riconoscesse piu l autore, non so se mi spiego, però tesò come hai detto pure tu, immagina di fa tutta sta cosa a mano, non se ne esce piu!per favorire la velocità e la comodità si perde un pò in bellezza "grafica"!anchio ho lo stesso problema, anzi piu grosso del tuo, perchè non ho una cintiq ma una bamboo di merda!quindi ti lascio immaginare, l ultimo post che ho fatto sul mio blog è di un clean fatto con la bamboo ed è veramente freddo, direi glaciale!è il progresso U__U

Matteo Casciani ha detto...

Approvo le tue perplessità sul fatto che ormai tutto sia in digitale, come te sono un affezionato a matite, pennelli e quant'altro, anche se effettivamente alcuni lor signori editori hanno tutte le ragioni per preferirne l'uno all'altro. Sarà che non è ancora la mia Professione vera e propria (..sigh..), ma appena posso io e il mio Tony con Orace (pollice) ed Edd (medio) ci fiondiamo sulla carta armati di strumenti da monaco copista, spesso proprio per riprenderci dall'essere stati una giornata con la penna (elettronica) sia per disegnare che per colorare ecc.... -.-' scusa lo sproloquio .-. buon lavoro?

P.S. A Narni ho preferito vederti destreggiare col matitone verde !!

TSUNAMI ha detto...

@Manu.
Non ci credo.
Ma sai che l'altro giorno mentre mi facevo un pacco di ca...ops, una cultura su facebook sono capitata sulle foto del tuo profilo e ho trovato gli dei!
Sono bellissimi!
L'ho detto anche a Fla.
Io ero rimasta ferma a braccio di culo...
Ma infatti la cintiq va presa.
E' un investimento per il tuo lavoro e fidati, è un investimento che si ripaga anche in poco tempo.
Però...c'è sempre quel però...
;)

@Ros@
Te possino, ma infatti che aspetti pure te?
Tu poi sei molto più tecnologica e smanettona di me...
Io sono come quei vecchi che guardano la città e dicono "una volta qui era tutta campagna" U_U...
Infatti io per non aver remore mi sono tumulata nel buco del culo dei castelli in mezzo al nulla;)
Almeno son coerente!

@Matteo
Ehilà!
Grazie per essere passato a Narni e buon lavoro anche a te:)

Manu ha detto...

oh!! wow!:D che coincidenza quindi! beh grazie!! sono contento ti piacciano gli Dei!!! ma ancor più contento che conoscessi Braccio! :Dghghhghghghghghg (povero braccino, anche da "morto" continua a darmi soddisfazioni!)

Senti, ormai che ci sono lo chiedo anche a te: la mia maggior paura, riguardo la cintiq, è il "ritardo" che può avere il segno rispetto al movimento della mano..la tua fa ritardo? o il segno che tracci è in tempo reale? finchè qualcuno non mi dice che il segno è in tempo reale non penso che sarò disposto a vendere il culo per comprarmela (ehhh già già..il buon vecchio culo resta ancora l'unico strumento a mia disposizione per permettermi un aggeggio (la cintiq) del genere!!) :((

W l'evoluzione, cmq!

S3Keno ha detto...

Il solo fatto che ti poni certe domande, mia cara Betta, significa che c'è ancora PASSIONE in ciò che fai.
Accettare la tecnologia nella nostra vita e nelle nostre arti, le nuove tecniche di disegno digitale o qualsiasi altra minchiata di cui ora si voglia parlare... beh, secondo me passa in secondo piano.
Guai a smettere di avere certi dubbi.
Significherebbe spegnersi.
Ciao :)

Skiribilla ha detto...

Ti do ragione.
Forse tutto questo vorrà dire che esisterà la Elisabetta disegnatrice Disney, che si semplifica la vita con la cintiq, lasciando ugualmente la sua impronta, per quanto un zinzinino più "fredda" di quello che sarebbe se facesse tutto a mano, e la Elisabetta che disegna i suoi fumetti, chessò, episodi della sua vita (;D) rigorosamente su carta con matite e pennelli, dando quel calore e quelle minime imperfezioni necessarie a far sì che tutto sembri più vivo e lì sì che la Betta esce fuori alla grande e la si riconosce da tutte le altre.
Le due cose penso possano coesistere.
Bisogna vedere se lo pensi anche tu.

(spero di non aver detto shtrunzate)

:)

Marco Galli ha detto...

La forma è sostanza!

Io ho visto molti fumettisti disegnare per i fatti loro e fare cose bellissime, espressive. Gli stessi, inchiostrati, impaginati e colorati, diventare vuoti e dozzinali.

Il punto è cosa "possiamo" fare in libertà, se un datore di lavoro ti richiede una certa cosa sta a te sapere fino a che punto puoi imporre le tue idde...

Aggià tu hai dubbi proprio sulle tue idee...

Quesito: cosa ti lascia di più nell'anima?
1- Il Ry Cooder di Paris-Texas
2- O i Massive Attack

Io non ho dubbi, se anche tu non ne hai, forse hai già risolto il tuo dilemma...

Bay

Roberto Zaghi ha detto...

ai passaggi tecnici epocali bisogna adeguarsi, pena l'essere tagliati fuori prima o poi. Bisogna capire se il disegno digitale è uno di questi passaggi epocali oppure no. Il fatto che siano alcuni editori a richiederlo (ancora non molti, a quanto mi risulta) farebbe propendere per il si... tu che dici?
Sul piano artistico mi viene in mente un paragone, e lo faccio da disegnatore ancora analogico: quando cambio strumento, o carta, o formato, e mi ci trovo meglio, questo ha un effetto diretto sulla qualità del lavoro, sulla fluidità delle figure, le espressioni, l'atmosfera, perché quella impressione piacevole e nuova si traduce subito in entusiasmo per il disegno. Ho provato alcune volte la Cintiq e non ho avuto questa immediata sensazione vitale. Ma sono solo i primi contatti, vanno verificati...
Ciao, e complimenti per la cover!

Unknown ha detto...

tesò aspetto che mio padre me la regali questo natale se va tutto bene, perchè come al solito nun ciò na lira -__-°
e se riesco mi faccio regalà quela nuova HD

LRNZ ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
LRNZ ha detto...

La cintiq si usa come la vanga in guerra. Non si inceppa, è rapida e se si rompe sticazzi, se ne ruba un'altra a qualche contadino disertore. Il fioretto d'altrocanto si usa come la matita, adagio e per questioni che riguardano l'amore, l'onore, la vita o la morte. Ci si affeziona al fioretto, ma con la cintiq si puniscono frotte di sbandati.

RRobe ha detto...

Ti dico la mia: il problema non è la Citiq o gli strumenti digitali in genere. Il problema è come ci si approccia ad essi.
Gran parte dei disegnatori che conosco li usa per simulare quello che faceva prima in analogico.
E allora tutto il tuo discorso è del tutto sensato.

Quello che bisognerebbe fare è riuscire a capire che il disegno digitale ha delle sue specifiche caratteristiche e lavorare su quelle, non nascondendo affatto la sua natura.

In questo sono molto bravi i vari viualizer dei videogiochi o del cinema (prendi, per esempio, Craig Mullins).

Poi, è ovvio, per un lavoro come quello che hai postato, ti salva la vita.

Unknown ha detto...

Cmq Be' se cerchi di ottenere piu una sensazione da matita, dovresti provare Sketchbook pro!

TSUNAMI ha detto...

@Manu
Allora, un pò di ritardo c'è.
A me disturbava più lo spessore del vetro perché avevo la sensazione che la punta della penna non toccasse il foglio\schermo e mi sembrava di disegnare sospesa...
Una volta che ci fai il callo però non te ne rendi neanche più conto, il tuo cervello si tara su quel ritardo annullandolo;)
Poi vavè, io sono un caso patologico con la tecnologia...E' come dare un iPad a un primate.

@S3Keno
Pe' carità!
Dubbi sempre!
Io c'ho la settimana enigmistica nel cervello.
Senza la pagina delle soluzioni tra l'altro...
;)

@Skiri
Ho preso in considerazione anche questa alternativa ma non mi pare la soluzione...
Ormai cerco il tasto melaZ pure quando uso la matita XD
:*


@Marco
Io ti giuro che se a Lucca fai il fugone e non ti fermi a prendere un caffè con me e a fare 2 chiacchere ti vengo a citofonare al campanello di casa.
E non verrò in pace.
:)
Sul "rimaneggiamento" delle matite ad opera di terzi ti do tristemente ragione.
Succede molto spesso.
Il concetto di libertà in Disney lascia il tempo che trova, ovvero nessuno.
Il modello è quello e va rispettato, punto.
E' nei patti, è la regola del gioco.
Puoi giusto mettere il tuo gusto nella composizione ma sempre entro certi limiti.
Riguardo alla musica ho capito cosa intendi.
E sì, la conosco la risposta.

Se fosse possibile mi piacerebbe lavorare sulle cose Disney con questo spirito, per rimanere in tema musicale.
http://youtu.be/-ubVGiyAhkY

Una base già fatta su cui fare infinite variazioni (impossibile U_U):)
Ah, se non l'hai mai visto in concerto ti sei perso 'na gran cosa!


@Roberto
Cambiare materiali è vitale.
Un mio professore mi diceva di farlo ogni volta che entravo in crisi o che qualcosa non veniva come volevo.
Anzi, nello specifico lui mi consigliava di prendere uno strumento che non avrei mai usato.
La mano andava in tilt e usciva fuori roba interessante.
Aveva ragione.
Il problema è che nella mia testa io non vedevo lo schermo come un supporto cartaceo alternativo.
Mi ci sono abituata e ho imparato ad apprezzarne i vantaggi, che sono molti e innegabili.

@Ros@
Yeah!
Lo sai che non ti ci staccherai più vero?
Ti conosco mascherina.

@LRNZ
Questa me la faccio tatuare su una chiappa a caratteri cubitali.
Non avrei saputo dirlo meglio.
Cioè, oltre ad essere un maledetto genio con il disegno sei pure poeta?!
Ma io t'ammazzo.
Per il bene della mia autostima eh.


@Rob
Sicuramente.
E tu sai qual è il mio approccio...XD
Io faccio parte della maggioranza dei disegnatori, sicuro.
Che ci siano dei mostri col digitale è innegabile, io non contesto le potenzialità o la validità del digitale in sè ma ho difficoltà a rapportarmici, io che nasco come disegnatrice analogica.
Mi sembra di aver perso più di quello che ho guadagnato in termini di velocità e ottimizzazione.

Nel caso di questo libro m'ha salvato veramente la vita...Tu non hai visto le tavole interne, la copertina in confronto è un disegno di hello kitty...

Unknown ha detto...

NOOOOOOOO!!!!!! ho scritto praticamente un romanzo e poi 'sta m...a di blogger non me l'ha salvato! ora vado di la e mi impicco.

AleLav ha detto...

dalla mia piccolissima esperienza posso dire che queste domande me le son sempre poste anche per il passaggio da matite a chine, perchè già li mi sembrava che il disegno perdesse di naturalezza... probabile che fosse così per solo per me perchè la china è definitiva, e quindi era meno naturale, il disegno si irrigidiva e perdeva l'espressività della matita...
però ho notato questa cosa anche in gente molto più esperta e capace di me, i disegni a matita trasmettono molto di più, chinat mi sembra perdano un qualcosa.
quindi figuriamoci in digitale,per questo trovo sempre gli artwork a matita molto più belli, seppur inchiostrati in digitale facciano già la loro porca figura XD

Urz! ha detto...

Matita e pennello a china tutta la vita... mi girano talmente tanto le "biiip" a pensare che una limitante tavoletta grafica cerchi... si sforzi banalmente di emulare il mio segno a china che proprio non ce la fò...(poi altre figate coloristiche supera di gran lunga la mano... ma il calore... la sensibilità... la gestualità del segno?)

Per colorare invece mi adatto alla tavuletta con photoshop per esigenze di mercato e sovente di tempo... ma mi piacerebbe colorare un fumetto mio ad ecoline.

Sentire gli odori della china o dell'ecoline, del foglio, della grafite, della matita mentre la temperi, oltre alla sensibilità maggiore che questi strumenti ti trasmettono, mi permette di avere un legame maggiore con la realtà, di stare più in questo mondo.

La tavoletta grafica e l'uso del computer collegato ad essa mi fa perdere il senso del reale e del materiale... nsomma a me fa sto effetto. (qualche giorno fa dopo l'ennesima tavola colorata, mi veniva di spostare un personaggio per vedere cosa c'era dietro... disegnando a mano non m'è mai successo... poi bò magari ho solo bisogno di dormire XD )

SantiniPietro ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
SantiniPietro ha detto...

"Come fai a vedere tutto così chiaramente?"

chiese un allievo al suo Maestro

"Chiudo gli Occhi" rispose questi.

Tre monaci osservano una bandiera che si agita nella brezza.

Osserva uno: "La bandiera si muove", ma il secondo ribatte:

"E' il vento che si muove". Allora dice terzo:

"Sbagliate entrambi. E' la vostra mente che si muove".

La perdita diventa guadagno. Il guadagno diventa perdita.

La felicità diventa infelicità. L'infelicità diventa felicità.

Se ottenete una cosa, perdete un'altra cosa.

Se perdete quella cosa , ne ottenete un'altra.

Il grande sentiero non ha porte,

Migliaia di strade vi sboccano.

Quando si attraversa quella porta senza porta,

Si cammina liberamente tra cielo e terra.

Ciao Betta! Visto com’è facile…. Basta attraversare la porta senza porta.
;-D

Manu ha detto...

sbuff..ecco..
Ritardo e spessore del vetro! sono due limiti che veramente non sopporto pensare che esistano, al giorno d'oggi. blub, mi tocca "passare" anche questa volta...:( ne comprerò una quando almeno non ci sarà più il ritardo nel segno (il ritardo è proprio la cosa più innaturale che ci possa essere!! argh!!!!!!)

grazie delle risposte ^_^

Valentina ha detto...

Se posso dire anche la mia... ecco la dico :p !
Per quanto riguarda la scelta tra il digitale e il tradizionale ovviamente sono per la fazione tradizionale, ma mi aggrego anche la filogia del fatto che lavorare in digitale semplifica notevolmente per noi disegnatori. Dobbiamo ammetterlo. Non c'è via di scampo su questo.
Ma, devo dire la verità Elisabetta anche se queste tavole digitali possano apparirti fredde , io in ogni caso vedo la tua mano e il tuo calore, forse perché amo in modo maniacale le tue opere è che quindi ti riconoscerai anche con un disegno tutto pixelloso!
Forse è il soggetto su come è stato impostato che non senti tuo, infatti per quanto mi riguarda vedevo molto più Mela nelle tavole digitali dei Muppet.
Ma mi sto dilungando troppo. I punti sono : W IL TRADIZIONALE! ma anche W il Digitale perchè aiuta e facilita il lavoro e permette di sperimentare anche cose nuove e infine chiudo nella speranza che il tradizionale non finisca mai e che si possa trovare il proprio soffio di vita anche pochino nel digitale.
Forse la risposta sarà un ulteriore evoluzione del prodotto della Wacom INKLING? chissà...
kiss

zenonedomenicopapetti ha detto...

hai ragione,c'è poco da fare, la superprecisione (e tutti i tool) che offre il digitale rende i disegni un pò asettici togliendo un PO' di personalità del disegnatore.
Ho messo di proposito quel pò in maiuscolo perchè quel tratto e quel modo di disegnare rimane il tuo nonostante quello strano rapporto che hai con la tua cintiq.
Insomma, c'è moltissimo di tuo nei tuoi lavori, e penso che lo vedi anche tu, amnche se la carta e la matita hanno sempre un laoro fascino, soprattutto se quello è stato il primo amore.
E poi penso che uno si possa stufare della tecnologia... io lavoro tutto il giorno al computer (non ho una cintiq, ma una intuos che comunque va benone) e dopo un pò ho proprio voglia di carta, matita gli acquerelli!

Magari ho detto minchiate... non so!

zenonedomenicopapetti ha detto...

sorry per la mia disgrafia...

cate ha detto...

Ciao Betta, io sto pensando di prenderla anche solo per questo: se posso "sbrigarmi" con vari lavori-incubo tipo questo tuo delle principesse, forse avrò finalmente tempo di tirare fuori gli acrilici che non tocco da davvero troppo tempo! Quindi ben venga la cintiq, no?! Il rischio poi di essere risucchiati dallo strumento c'è, inutile negarlo. Opporsi però, in questi tempi di magra, non so se si possa...
Tu che dici?

TSUNAMI ha detto...

@Vale
Te vojo bene.

@Zenone
Nono, hai detto giusto:)

@Cate
Prendila senza nemmeno pensarci.
Ti assicuro che poi troverai il tempo di usare gli acrilici.
I miei tempi di realizzazione si sono dimezzati.
Dal punto di vista strettamente lavorativo è una spesa obbligata.
;)

cate ha detto...

grazie del consiglio Betta!

Muskat ha detto...

Io ho integrato l'attività con un tablet pc che mi permette di avere una postazione portatile per gli spostamenti, credevo che il ridardo e l'effetto spessore del monitor fosse un problema solo mio. Con la bamboo non lo sento molto, non pensavo che anche la cintiq avesse questo difetto. Per ora ho avuto la fortuna di poter integrare manuale e digitale, certe inchiostrature peròpreferisco ancora farle a mano, col tablet non ho lo stesso controllo e il fatto di poter zoommare mi risucchia in un vortice che poi non sai più qual'è la verità... Pensavo che la cintiq fosse 1000 volte meglio ma visto quanto costa e visto che parlate di ritardo e spessore cmq... adesso non saprei...

(In ogni caso è proprio un bel lavoro quello che hai pubblicato!)