LUCCA

Seabisciut o Varenne?
Varenne.
Fa più fine.
No, non ho un cavallo.
E’ il nome che ho amorevolmente dato al mio compagno di vita. a quella presenza costante e sempre più presente.
Il mio Alzheimer.
L’ho chiamato così perché Egli non progredisce normalmente…
No, Lui galoppa.
Forse se comincio a sbavare, ad arricciare le dita delle mani e a dire cose a vanvera ( in effetti questo lo faccio già) magari do una giustificazione al mio perenne stato di rincoglionimento.
Con le figuracce che ho fatto a Lucca ci si potrebbe riempitre un album di figurine.
“COLLEZIONA ANCHE TU LE FANSTATICHE FIGUREDIMMERDA DI BETTA! 3 IN OGNI CONFEZIONE…”

Sì perché io sono fisionomista come un tasso morto.
Riesco a presentarmi alle persone anche 5 volte di fila.
Capisco che sono arrivata alla quinta presentazione dall’espressione incredula dipinta nei loro occhi del tipo “ma questa ci fa o è scema veramente?”
Allora ho escogitato un piano.
Appena uno mi guarda io sfodero il mio sorriso migliore e dico “CIAOOO! CI SIAMO GIA’ VISTI^_^”
Tiè, così la figura del rincoglionito al massimo la fa lui…
Io invece passo per la ninfomane che ci prova con tutti.
Matematico.
Solo una cosa mi frega ed è il fatto che quando uno ha la sfiga di conoscermi raramente mi si dimentica.
Credo di essere affetta da una rara forma di autismo…
Magari non riconosco i visi ma vi so dire quante volte vi siete toccati il naso o grattati la gamba col piede.
Per gli stronzi e le stronze però ho un vero radar.
E le loro facce me le ricordo.
Li schedo in automatico sotto la voce “DA EVITARE COME LA PESTE”.
E puntualmente me li ritrovo davanti…
Praticamente ho un’ antenna in testa e una calamita sul culo.

Quando incontro un esemplare appartenente alla suddetta categoria si manifesta la seguente sintomatologia:

-Accapponamento selvaggio della pelle.
-Innalzamento del sopracciglio.
-Formicolio alle mani.
-Abbassamento asimmetrico degli angoli della bocca che vanno a disegnare una tipica espressione di disgusto.
Sì perché oltre a non possedere alcun tipo di filtro tra cervello e lingua, sono pure schifosamente mimica.
Sono qualità che aiutano quando buona parte del tuo lavoro dipende dalle relazioni personali.

Questa fiera è stata al di là di tutto è stata davvero bella.
Forse un tantino troppo caotica.
Ho avuto modo di conoscere personalmente alcuni amici incontrati in internet e mi sono stupita nel constatare che erano proprio così come li avevo immaginati.
Emanuele, che dire, mi dispiace solo che tu e Laura siate lontani.
Flaviano (tacci tua quanto sei giovane…), vederti disegnare dal vivo non ha prezzo.
Spetta che vado a farmi una Mastercard.
Davide, tu che la mastercard l’hai usata per pagare la birra nella piazza ovale, Lorenzo, bello sapere che di scemi come me nei paraggi ce ne sono tanti, Andrea, l’uomo della parentesi quadra finalmente ha un volto a colori, Sergio, Fabrizio e tanti altri…
E poi ci sono anche le persone che purtroppo non sono riuscita ad incrociare.
Grazie a Giuseppe che si è ricordato del Cd (lo ascolto e ti faccio sapere^_^).
Abbiamo mangiato, bevuto, riso…
Insomma, ce la siamo spassata alla grande.
Ora ne stiamo tutti pagando le conseguenze.
Che la sciatica sia con voi!

Ma non è stato tutto rose e fiori…
La cattiva sorte era in agguato travestita da cosplayer per non dare nell’occhio.

[L’ ANGOLO DELLA SFIGA]
Bollettino di guerra:
Ho rotto il tacco della scarpa 4 volte.
I negozi erano tutti aperti fatta eccezione per i calzolai…Ovvio.
In un negozio che vendeva maniglie per le porte e citofoni ho chiesto dei chiodi e un martello, mi sono sfilata la scarpa e ho fatto da me.
Ho rotto la valigia.
15 Euro dai cinesi.
Troppi.
E infine, chicca delle chicche, mentre uscivo dalla fiera la mia chiappa destra è straripata miseramente dai pantaloni…
E’ vero che ho mangiato come una scrofa ma diosanto…
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Per fortuna, visto che a Lucca vanno tutte col culo di fuori, nessuno mi ha notato più di tanto.
Un bacio a tutti gli altri;)